“Con i vincoli dovuti ad una manovra complessa che ha dovuto rimediare agli errori del precedente governo, questa legge di Bilancio comincia ad investire sull’idea che senza la piena partecipazione delle donne alla società e al mercato del lavoro non può esserci sviluppo e che il contrasto alla violenza sulle donne misura il livello di civiltà del Paese”. Lo dice la senatrice del Pd Valeria Valente, presidente della Commissione di inchiesta del Senato sul Femminicidio.
“Abbiamo – prosegue Valente – stanziato 12 milioni di euro contro la violenza sulle donne, obbligato gli uffici pubblici ad esporre il numero antiviolenza, finanziato l’educazione nelle scuole, rifinanziato il fondo per le vittime estendendolo anche a chi ha subito lo sfregio del volto con l’acido. Poi abbiamo investito sugli asili nido, prolungato il congedo di paternità obbligatorio. Molto c’è ancora da fare, ma ci siamo lasciati alle spalle definitivamente un governo che voleva approvare il ddl Pillon, rimettere in discussione la legge 194, donare un terreno alle donne che avessero deciso di stare a casa a fare il terzo figlio”.


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