“Noi non ci siamo astenuti sulla norma contro i matrimoni forzati, ma su quella per l`intervento rapido nei casi di violenza: mostra già limiti». Valeria Fedeli, senatrice Pd, critica la destra: «Non strumentalizzi sull`etnia, anche gli italiani lo fanno”.
“Il caso di Pisa non è isolato. E alla destra che monta un caso contro rom e immigrati dico: il fenomeno riguarda anche tanti italiani che vanno a sposare minorenni all’estero. Non è un problema d etnia o nazionalità”. Valeria Fedeli, senatrice Pd, parla della vicenda di Pisa sostenedo che la nuova norma contro l’induzione e costrizione al matrimonio è “un frutto anche del lavoro del Pd”.
La norma però è stata proposta dalla ministra Giulia Bongiorno (Lega) e approvata dalla ex maggioranza gialloverde…
“Nella precedente legislatura ero prima firmataria di un ordine del giorno, che già allora aveva portato alla presentazione di proposte di legge – Pd e di altre forze – per dire che non bisogna girare la testa dall’altra parte. Lo dissi allora, lo dico ora: quando si parla di matrimoni forzati, si parla di bambine stuprate. A Pisa, le ragazze hanno subito violazioni della lora libertà”.
Ma su questa normativa del ‘codice rosso’ Pd e Leu si sono astenuti perchè?
“Ci siamo astenuti su un’altra parte del testo. Abbiamo sostenuto l’introduzione di questa normativa contro i ‘tre giorni’, la celerità di risposta dei pm alla denuncia della donna in caso di violenza sessuale, stalking e maltrattamenti: come ha dimostrato anche il recente caso di Milano (il femminicidio di Adriana Signorelli), la norma fa già vedere i suoi limiti. Nopi chiedevamo poi di aumentare operatori sul territorio e fondi per la formazione: ci hanno detto di no”.
A destra chiedono ora di smantellare i campi nomadi contro il ‘buonisno della sinistra’”.
“Non c`entra niente: ci sono pure italiani di pelle bianca, visto che vogliono dare una connotazione etnica, che fanno queste cose all`estero. Il tema è l`integrazione. Bambini e bambine devono andare a scuola, vanno seguite tutte le famiglie, senza distinzione. Questa costante contrapposizione, che crea ostilità, non aiuta a far vivere bene le comunità rom integrate. Queste ragazze si ribellavano ai loro genitori: magari lo hanno fatto perché frequentavano le nostre comunità, le nostre scuole. Volevano le libertà costituzionali, vivere come tutti».


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