“Una nave che portava donne e bambini nel nuovo mondo: 13 donne in fuga da una realtà quotidiana fatta di violenze e soprusi si sono imbarcate per dare un futuro migliore a se stesse e ai loro figli, quelli che già erano su quella barca e quelli che sarebbero venuti, insieme alla speranza di una vita a centinaia di chilometri dal dolore. Sono morti perché il mondo nuovo ha voltato la faccia dall’altra parte. E’ arrivato il momento che l’Europa affronti i fatti e faccia propri i contenuti dell’accordo di Malta: le migrazioni non sono un’emergenza e questa tragedia, come le altre, era purtroppo annunciata. E’ necessaria una gestione controllata dei flussi migratori che parta dalle ricollocazioni, dai rimpatri e dalle quote obbligatorie. Solo gestendo in modo ordinato il fenomeno potremo aprire corridoi umanitari sicuri e garantiti ma nel frattempo questo governo deve rivedere i due decreti sicurezza, nel solco dei rilievi indicati dal presidente Mattarella”, così in una nota la senatrice del Pd Valeria Valente, presidente della commissione parlamentare di inchiesta sul Femminicidio.


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