” La pronuncia della Cassazione riguardo al rifiuto delle attenuanti generiche determinate da una presunta “tempesta emotiva” mette in sicurezza un principio che è fondamentale per il contrasto alla violenza sulle donne: quello che non esista alcun “raptus” per giustificare un Femminicidio, mai, in nessun caso. Gli stati emotivi e i turbamenti passionali non possono essere presi in considerazione per diminuire le pene in questo tipo reati. La dignità e il rispetto per la vita di una donna esigono non solo mano ferma e massima severità nelle pene per i reati violenti ma soprattuto nessun tipo di giustificazione. Per fortuna questa cultura l’abbiamo definitivimandnte archiviata e lasciata ad un passato triste che nessun vuole più rievocare ”
Così in una nota la senatrice del Pd Valeria Valente, presidente della commissione parlamentare di inchiesta sul Femminicidio.


Ne Parlano