“Il Csm ha ritenuto opportuno effettuare un monitoraggio e approvare una delibera sulla violenza di genere e domestica durante l’emergenza Covid, in seguito all’approvazione da parte della nostra Commissione di inchiesta del Senato del documento contenente suggerimenti e indicazioni, avvenuta in piena crisi, il 26 marzo. Siamo molto soddisfatti di questa risposta. Le nostre ‘linee guida’ erano state varate all’unanimità, di fronte al drastico calo delle denunce da parte delle donne e all’aumento del rischio dovuto alla reclusione”. Lo dice la senatrice del Pd Valeria Valente, presidente della Commissione di inchiesta sul femminicidio e relatrice del provvedimento.

“Nel ‘decalogo’ poi trasformato anche in norme inserite nel decreto ‘Cura Italia’- spiega Valente – raccomandavamo di facilitare il più possibile le denunce da parte delle donne e di verificarne l’andamento, di prediligere quanto più possibile l’allontanamento del partner maltrattante dall’abitazione, già previsto dall’ordinamento, per tutelare di più le madri e i figli, di prevedere l’esecuzione delle udienze di convalida di questo provvedimento anche nel corso della sospensione, di trasferire in remoto gli incontri protetti con i minori. Nella delibera il Csm scrive che, dopo un monitoraggio, è emerso un calo del 50% delle denunce di reato e la scarsa applicazione dell’allontanamento dalla casa famigliare dell’uomo maltrattante, che invece viene raccomandato. E’ una presa di posizione per noi molto importante, che potrebbe produrre risultati nell’immediato futuro. Si auspica inoltre la collaborazione tra la magistratura e i centri antiviolenza”.


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