“Ormai non passa giorno senza che ci sia una donna uccisa, violentata, perseguitata da un odio intollerabile. L’ultima è Mihaela, uccisa con due coltellate al petto questa notte a Teramo dal marito perché lei voleva lasciarlo, domenica è stata ammazzata nello stesso barbaro modo e per la stessa assurda ragione un’altra giovane madre, Zinaida. La lista è troppo lunga ma anche fosse una sola donna a morire non sarebbe più sopportabile: i femminicidi sono gli unici reati violenti che non conosco crisi in Italia mentre in altri paesi i risultati iniziano ad arrivare a dimostrazione che la battaglia si può fare e vincere. Da noi no, qui non ci sono codici rossi o leggi che tengano: va fatta una mobilitazione straordinaria e senza precedenti che coinvolga tutti a partire dai vertici delle nostre istituzioni. Faccio appello in particolare al presidente del Consiglio Conte affinché si stanzino risorse adeguate nella prossima legge di stabilità per la migliore specializzazione e formazione degli operatori e insieme per sostenere e realizzare la più massiccia campagna di comunicazione e sensibilizzazione mai avuta su questo tema: abbiamo bisogno di una svolta culturale che coinvolga tutti i soggetti e gli operatori interessati, ai diversi livelli. Il sistema normativo è sempre perfettibile ma sono necessarie una presa di coscienza collettiva e una condanna sociale, senza questi obiettivi non potremmo fare nulla per proteggere le donne dalla violenza e continueremo a contare e a piangere le donne ammazzate”.
Così in una nota la senatrice del Pd Valeria Valente, presidente della commissione parlamentare di inchiesta sul Femminicidio.


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