“ Nel nostro Paese i soli omicidi volontari che crescono sono quelli in ambito famigliare e ai danni delle donne e dei loro figli, nella stragrande maggioranza dei casi. I dati forniti dall’ultimo rapporto Eures confermano un’emergenza strutturale che ben conosciamo, con i delitti nelle relazioni di coppia che nel
91,3% dei casi vedono come vittime le mogli, le compagne o le ex, e con un nuovo allarme sui figlicidi, in crescita del 47,6% , e per il 64,5% dei casi commessi da padri violenti. A fronte di questo quadro è quantomai necessario uno sforzo unanime della politica per arrivare a mettere in campo i mezzi e le battaglie più efficaci per il contrasto alle violenze domestiche, a partire dal rafforzamento del Codice Rosso, dallo sblocco della legge sugli orfani di Femminicidio e delle risorse per il piano nazionale antiviolenza. Ma è necessario prima di tutto avviare una grande campagna culturale che investa in maniera decisa e forte tutti gli istituti e i soggetti della formazione e della cultura. Si tratta di un fenomeno che va guardato in faccia per quello che è, e affrontato nella maniera più giusta ed efficace, sennò i risultati continueranno a non arrivare o ad essere decisamente modesti . Quello della violenza sulle donne è un fenomeno di subcultura legato a una concezione ancora fortemente asimmetrica delle relazioni di coppia, decisamente discriminante per le donne”, così in una nota la senatrice del Pd Valeria Valente, presidente della commissione parlamentare di inchiesta per il Femminicidio.


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