“Nessuna propaganda sul corpo delle donne. La violenza va affrontata con risposte concrete e di sistema, partendo da un profondo cambio culturale, non con slogan a buon mercato che rischiano per altro di essere controproducenti. Certamente pene più severe e certezza della pena sono importanti, ma la logica esclusivamente repressiva non basta a prevenire questo drammatico fenomeno, men che meno se urlata con toni e linguaggi sbagliati. Serve una strategia chiara, serve investire risorse per rafforzare gli strumenti preposti a contrastare le violenze e a proteggere le donne che denunciano. E serve prima di ogni altra cosa costruire e diffondere una cultura del rispetto e della parità. Combattere ogni forma di sopraffazione, violenza, aggressione vuol dire anche non sdoganare un linguaggio sbagliato e pieno di aggressività per altro decisamente maschilista. Al ministro dell’Interno spetterebbe il compito di dare risposte serie e di invocare interventi astratti, utilizzando linguaggi inappropriati coloriti e pericolosi”. Lo scrive sui social la senatrice dle Pd Valeria Valente, presidente della commissione di inchiesta sul femminicidio.


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