“Secondo Libero di ieri, grazie al Coronavirus ‘finalmente ci siamo liberati dalla retorica dell’8 marzo, ricorrenza vetusta’ e le femministe sarebbero ‘fuori combattimento’. Secondo Il Giornale di oggi, sempre grazie all’emergenza, ‘per fortuna sterilizziamo l’8 marzo’ e le donne sono chiamate a non ‘fare le vittime’. I dati dell’Istat di ieri ci dicono che nel 2018 gli omicidi sono diminuiti, ma non i femminicidi che, in aumento, rappresentano ora il 38,6% del totale. Sempre l’Istat conferma che l’80% delle vittime conosceva l’assassino, e che 6 donne su 10 sono morte per mano dell’attuale partner. A questo si aggiungono il gap salariale, la disparità nelle carriere, il carico ineguale del lavoro di cura, i tentativi reiterati di mettere in discussione la 194 e persino di rendere impossibile il divorzio. Non facciamo le vittime, come dicono i giornali delle destre. Continuiamo a lottare per i nostri diritti e le nostre libertà e l’8 marzo è il simbolo attualissimo di queste battaglie, non una festa retorica e antica”. Lo dice la senatrice del Pd Valeria Valente, presidente della Commissione di inchiesta sul femminicidio e la violenza di genere.


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