“Siamo alle battute finali sul Codice Rosso e lo dico anche dopo gli sconvolgenti fatti di Savona: non perdiamo l’occasione di migliorare una norma che può rafforzare il quadro normativo a tutela delle donne vittime di violenza.
Vi sono emendamenti che già vanno in questa direzione, approviamoli tutti insieme. Leggo oggi alcune dichiarazioni del ministro della Pa Bongiorno che francamente mi sorprendono, conoscendo la sua storia e la sua sensibilità: dire che bisogna cambiare una cultura maschilista secolare, e poi derubricare le continue aggressioni anche da parte di vertici istituzionali a ‘linguaggio colorito’ rischia di indebolire una battaglia comune. Così come trovo davvero incomprensibile che alcune modifiche fondamentali al Codice Rosso non siano nemmeno state prese in considerazione dalla maggioranza, penso alla copertura per i corsi di formazione alle forze dell’ordine o alla possibilità di prevedere il fermo in caso di maltrattamenti. Sull’obbligo dei tre giorni, poi, ignorare del tutto le perplessità espresse dagli operatori specializzati, credo sia stata una scelta sbagliata oltre che francamente difficile da comprendere. Ci vuole tutela, attenzione e controllo. Ci vuole un cambio di cultura, confido che l’ultimo passaggio di aula possa rappresentare ancora una chance per migliorare il testo ”- Lo dice la senatrice del Pd Valeria Valente, presidente della commissione di inchiesta del Senato sul femminicidio.


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