“Quanto il Presidente del Consiglio derubricato al ruolo di spalla è venuto a dire in Senato era già scritto sul sito della Presidenza del Consiglio dal 14 luglio. In un’Aula snobbata dai 5Stelle usciti prima che Conte iniziasse a parlare, con i banchi del Governo desolatamente vuoti, l’intervento di Conte è stato evasivo, per nulla puntuale, inutile e vuoto. Totale assenza di autorevolezza, dignità, consapevolezza del proprio ruolo e della propria funzione. E, dato ancor più grave, del ruolo e della funzione sostanziali del Parlamento e della democrazia parlamentare.
Un Presidente del Consiglio di fatto tirato per la giacchetta a uso e consumo di un vicepremier in vergognosa fuga da tutte le sue responsabilità che ritiene di essere, dopo aver seminato per giorni e giorni bugie puntualmente smentite, al di sopra di ogni giudizio politico e del Parlamento, come già accaduto con la Diciotti, mentre continua ad esporre il Paese tutto all’incredibilità internazionale e lo condanna ad una debolezza pericolosissima.
Quel sistema-paese citato da Conte e quotidianamente ignorato e snobbato dal suo Governo.
Un dato però emerge con grande chiarezza: il Presidente Conte non ha provato allora né continua a provare adesso alcun imbarazzo rispetto alla presenza di Savoini alla cena con Putin. Ovvero la presenza di un faccendiere a mezzo altri faccendieri che continuano ad occupare tranquillamente ruoli istituzionali senza che nessuno avverta il pudore oltre che l’opportunità di rimuoverli.
E una conferma: se bisognava aspettare il discorso di Conte per verificare l’opportunità della mozione di sfiducia questo pomeriggio ha fugato ogni dubbio. Quella mozione era l’unica cosa da fare”.


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