“Il lavoro non si crea minacciando le aziende pubbliche. Si crea se si investe sulla crescita, sulla produttività, se si potenzia la manifattura, se si attraggono investitori italiani e stranieri. Si crea se si investe nelle infrastrutture, mentre sentiamo dire che l’alta velocità non serve al Sud. E d’altra parte se il Mezzogiorno scompare, come questa manovra certifica, perché mai continuare ad investire come hanno fatto i governi a guida Pd?.
Avevamo sollecitato un intervento per abbassare il costo del lavoro a tempo indeterminato. Siete intervenuti per aumentare il costo di quello a tempo determinato e impedire il rinnovo dei contratti a 36 mesi. La verità è che il vostro impianto è assistenziale, e che l’unico titolo che davvero vi siete guadagnato è uno solo: ladri di futuro”. Lo dice la senatrice Teresa Bellanova, capogruppo del Pd nella Commissione Industria, intervenuta in Aula sul Def.
“La povertà – ha proseguito Bellanova – non si sconfigge per decreto. Il reddito di cittadinanza è quanto di più lontano ci possa essere dall’ inclusione attiva e dall’ inclusione sociale. Smantellano il Rei, la formazione Industria 4.0, l’alternanza scuola-lavoro, gli interventi nelle periferie, offendono i poveri, quelli veri, e distribuiscono a piene mani sanatorie, condoni, flat tax, minando alla base l’idea stessa di comunità e di bene pubblico. Minacciano i potenziali beneficiari del reddito di cittadinanza di carcere fino a 6 anni o addirittura di mandare la Finanza a casa se acquistano un frigorifero da UniEuro. E se dovessero comprare anche un televisore manderanno l’Esercito? E’ questo regime di terrore la vostra idea di benessere?”.


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