“Se confermato nella legge di bilancio, come dopo l’approvazione in Commissione alla Camera è lecito attendersi, l’emendamento posto a tutela dei lavoratori autostradali segnerà un punto positivo sotto diversi aspetti: primo fra tutti, la capacità della politica di prestare ascolto ai problemi del lavoro e di correggere, ragionevolmente, anche le proprie legittime impostazioni di partenza. Il merito principale andrà dunque alla lotta composta ma determinata dei lavoratori e dei loro rappresentanti sindacali, che non hanno mai smesso di rivolgersi alle istituzioni, chiedendo a loro la soluzione, e alla fine accettando quella dalle stesse proposta attraverso i Ministeri competenti. Andrà ai parlamentari del Partito Democratico che per primi al Senato se ne sono fatti portatori, mettendoci la faccia, e a quelli della Camera che hanno raccolto il testimone e lo hanno portato al traguardo. Andrà a Matteo Renzi, che ha impegnato il Partito su questo obiettivo, vincendo le perplessità e talune resistenze, e schierandosi con i lavoratori. Merito andrà più in generale alla politica che sa decidere, e che avendo di fronte interessi economici contrapposti, si schiera con in primo luogo con il diritto al lavoro. Senza fermarsi davanti a farraginosi iter burocratici, troppo spesso autoalimentati da codicilli di dubbia rilevanza, poco utili all’efficacia del lavoro istituzionale e quasi sempre ostili a una corretta connessione tra il “dover decidere” della funzione politica e le concrete attese della società e delle persone che in essa operano”.
E’ quanto afferma in una nota il senatore del Partito democratico Daniele Borioli, componente della Commissione Lavori pubblici e trasporti a Palazzo Madama.


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