“Abbiamo assistito a uno spettacolo indecente. È già altamente discutibile che, nel 2020, la conduzione del Festival di Sanremo continui a prevedere la formula del presentatore uomo attorniato da giovani donne con il ruolo esclusivo di “vallette”: che tutto questo venga accompagnato, in conferenza stampa, da osservazioni sessiste, è davvero inaccettabile. Una donna può essere definita e lodata, ancora, solo per la sua bellezza, o per l’uomo con cui condivide la vita, o peggio ancora per la sua remissività nel “fare un passo indietro” di fronte al successo del compagno? Il servizio pubblico ha il preciso dovere di garantire che il linguaggio pubblico – e la sostanza delle cose – siano rispettosi della parità di genere. Chiedo all’Ad della Rai Salini di tutelare le professioniste che ha ingaggiato, donne brave e preparate, con un valore autonomo e proprio. Salini, che non governa la Rai, governi almeno un conduttore – anche se di punta e ben rappresentato – prendendo le distanze da queste affermazioni così gravi. Mi piacerebbe sapere anche cosa ne pensa Lucio Presta che cura professionalmente gli interessi di Amadeus”. Così in una nota la senatrice Pd Monica Cirinnà.


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