“Scuole e università, residenze per studenti, strutture e residenze sanitarie, ostelli, strutture sportive ed edifici dell’edilizia residenziale pubblica da oggi saranno ‘infrastrutture sociali’, come le definisce la Commissione europea per la loro importante ricaduta sociale. La loro realizzazione attraverso la riconversione del patrimonio edilizio ad uso residenziale, turistico-ricettivo, commerciale produttivo e direzionale sarà agevolata proprio per il riorientamento verso le esigenze della comunità. Lo dispone un importante emendamento, a mia prima firma e sottoscritto anche dai senatori D’Alfonso, Ferrazzi, Mirabelli e Manca, approvato al dl semplificazioni che è stato appena licenziato dall’Aula del Senato. L’obiettivo è rilanciare gli investimenti in questo particolare settore strategico per le città, utilizzando immobili in disuso. Si privilegiano le finalità più preziose per le comunità come la tutela della salute, l’istruzione, dare un alloggio a chi non ne dispone, rispetto alla speculazione edilizia”. Lo dice il senatore del Pd Stefano Collina.
“Viene introdotto – spiega ancora Collina – un nuovo articolo al DPR 380/01 per definire la nozione di infrastruttura sociale. Per godere del regime di favore, gli investimenti dovranno essere realizzati da pubbliche amministrazioni, società controllate e investitori privati strutturati per garantire la serietà dell’impegno. Le infrastrutture sociali potranno essere realizzate, con presentazione della SCIA con cambio di destinazione d’uso, attraverso ristrutturazione urbanistica ed edilizia, anche con demolizione e ricostruzione, godendo in questo ultimo caso di un premio di edificabilità pari al 20 per cento della volumetria o della superficie lorda. Si eviterà in questo modo il consumo di suolo o l’aggravio dei carichi urbanistici e verrà premiata la riconversione degli edifici anche in un’ottica di sostenibilità ambientale. Per garantire il giusto coinvolgimento degli enti territoriali si prevede che le regioni possano adeguare i propri ordinamenti entro 60 giorni. In difetto, la norma trova diretta applicazione”.


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