“Grande soddisfazione e l’auspicio sincero che il provvedimento sia approvato al più presto in via definitiva tenendo conto dei pareri del Parlamento”, così la senatrice Nerina Dirindin capogruppo Pd in commissione Sanità e relatrice del Decreto della Presidenza del Consiglio per l’aggiornamento dei Livelli essenziali di assistenza, su cui la commissione ha dato parere favorevole.
“I nuovi Lea – sostiene Dirindin – rappresentano un primo importantissimo passo, atteso da 15 anni, che ora per diventare veramente concreto ha bisogno immediatamente dei decreti attuativi del governo. Perchè i nuovi Lea non basta enunciarli, cosa di per sé rilevantissima, occorre dar loro ‘gambe sul territorio” e per questo è necessario un grande lavoro anche a livello centrale a cominciare dalla loro sostenibilità economica-finanziaria per assicurare la piena applicazione dei medesimi su tutto il territorio nazionale. Sarà inoltre indispensabile ridisegnare il loro sistema di monitoraggio e accompagnare le Regioni affinché applichino adeguatamente quanto previsto nei provvedimenti. Un nuovo sistema di monitoraggio incisivo che sia in grado di individuare con sollecitudine le carenze del sistema e provvedere in tempi brevi a colmare le carenze soprattutto nelle situazioni più critiche dove sono coinvolti i soggetti più fragili, come le persone disabili, i bambini e i malati oncologici”.
“Accanto a questo – aggiunge Dirindin – sarà necessario avviare una grande opera di formazione e informazione del personale sanitario che dopo anni di restrizione deve vedere impegnante risorse e mezzi adeguati per un più efficace sistema di assistenza. A questo proposito sono stati inserite nuove prestazioni quali la Fecondazione assistita eterologa ed omologa, nuovi vaccini, screening alla nascita, esenzione dal ticket per chi soffre di endometriosi. Ed ancora il riconoscimento di oltre 100 malattie rare. Nei Lea aggiornati entra anche il trattamento dell’autismo che recepisce integralmente la legge 134 che prevede diagnosi precoce, cura e trattamento individualizzato, integrazione nella vita sociale e sostegno per le famiglie ed è stato poi rivisto l’elenco delle malattie croniche invalidanti. Abbiamo quindi un provvedimento che guarda al futuro consapevole della responsabilità di garantire ad ogni cittadino la tutela della salute e della cura”, conclude Dirindin.