“Le aberranti dichiarazioni di esaltazione del nazismo e dell’antisemitismo diffuse da un docente di Filosofia del diritto e filosofia politica dell’università di Siena non hanno nulla a che fare con il diritto alla libertà d’espressione e pensiero rivendicata dal professore stesso. Questo è negazionismo!” lo dichiara la senatrice Pd Valeria Fedeli, capogruppo in commissione diritti umani. “Ed ecco perché, durante la scorsa legislatura, è stato importante introdurre, in coerenza con gli orientamenti normativi europei, il divieto di apologia e minimizzazione della Shoah, dei genocidi, dei crimini contro l’umanità e dei crimini di guerra. Mai bisogna sottovalutare o minimizzare prese di posizione che tentano di mettere in discussione fatti e responsabilità che la storia ha definitivamente confermato e assegnato. Certamente non può non destare enorme preoccupazione e sconcerto il fatto che sia proprio chi ha il compito di educare e formare le studentesse e gli studenti alla conoscenza e ai principi fondamentali che sono alla base della nostra Costituzione, come il rifiuto della violenza, dell’odio etnico, della discriminazione basata sul credo religioso e l’orientamento politico, a diffondere tesi completamente infondate, prive di qualunque giustificazione storica e scientifica, che addirittura esaltano figure come quella di Hitler colpevole di crimini contro l’umanità, del genocidio di milioni di ebrei, di aver scatenato una guerra mondiale e arrecato innumerevoli lutti e devastazioni. Un insulto inaccettabile alla memoria di tutte le vittime dell’orrore nazifascista che offende e umilia tutta la nostra comunità e che non può avere alcuna cittadinanza nel nostro Paese. A maggior ragione nelle scuole e nelle università che devono essere i luoghi per eccellenza che educano alla conoscenza, al rispetto, alla convivenza civile e pacifica, ai diritti, ai valori irrinunciabili della nostra democrazia”.


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