“Fino a che punto il ministro Di Maio continuerà ad abusare della pazienza degli italiani?” lo dichiara la senatrice Pd Valeria Fedeli. “Ogni giorno emergono nuovi particolari sui gravi illeciti relativi alla sua azienda di famiglia e ogni giorno Di Maio ripete di esserne sempre stato all’oscuro. Da garantisti ribadiamo che è sempre la magistratura a formulare ipotesi di reato e ad attribuire responsabilità, ma intanto oggi il padre del ministro ha già ammesso tutto. C’è la questione del lavoro nero; dei fabbricati abusivi risalenti “alla seconda guerra mondiale” ma che nel 2002 ancora non si vedevano; c’è la “stalla”, come sempre Di Maio ha definito uno di questi stabili, usata però per cene di famiglia. Per non parlare della società che passa dalle mani della madre insegnante a quella dei figli con tanto di debiti per migliaia di euro accumulati nei confronti di Equitalia. Il ministro Di Maio venga in Parlamento a spiegare in che ruolo è entrato in azienda e per quale scopo. Venga a spiegare, davanti al Paese, come faceva a non sapere nulla. La smetta di fare la vittima nella parte dell’utile idiota e cominci ad assumersi le sue responsabilità una per una”.


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