“Sulla giustizia era necessario cambiare. Ed è stato fatto. La riforma del codice penale è l’ultimo tassello di un corposo intervento, realizzato negli ultimi 3 anni, sulla giustizia penale, sia sostanziale che processuale, per dare ai cittadini certezza della pena, giustizia efficace ed efficiente, tempi rapidi dei processi e punizione dei colpevoli”. Lo dichiara la sen. Rosanna Filippin intervenendo in aula in dichiarazione di voto per il Pd.
“Il disegno di legge – spiega – tocca in profondità i meccanismi che governano l’intero sistema coinvolgendo anche un accurato aggiornamento del quadro delle garanzie a favore dell’imputato. In particolare, viene prevista l’estinzione dei reati procedibili a querela mediante condotte riparatorie, in modo che il danno sia riparato prima che inizi il dibattimento, con l’eliminazione delle conseguenze del reato. Una misura di sistema a favore delle vittime del reato per poter ottenere il risarcimento senza dover aspettare tempi infiniti. Si inasprisce, poi, il quadro sanzionatorio sul reato di scambio elettorale politico- mafioso, dopo che in questa legislatura grazie al Pd era già stato introdotto il delitto di autoriciclaggio, rivista la norma sul falso in bilancio, irrigidite le sanzioni per il reato di associazione a delinquere di stampo mafioso e per i più gravi delitti contro la pubblica amministrazione e rafforzati i poteri dell’ANAC per combattere in modo efficace la corruzione”.
“Sul tema della prescrizione – aggiunge – credo si sia pervenuti ad un punto di equilibrio fra l’esigenza di assicurare alla giurisdizione tempi congrui allo svolgimento delle attività di accertamento dei fatti di reato e quella di garantire la ragionevole durata del processo, conservando alla prescrizione la sua funzione di stimolo a una definizione dei processi penali in tempi non troppo estesi. Così come sulle intercettazioni che non saranno minimamente toccate come strumento investigativo, ma che hanno la necessità di regolamentazione per la loro diffusione. Preservando le esigenze dell’indagine e la tutela della riservatezza delle comunicazioni e delle conversazioni di persone che sono solo occasionalmente coinvolte nel procedimento”.
“Con questa riforma – conclude Filippin – si è inoltre intervenuti sulla cornice sanzionatoria del delitto di furto in abitazione, di scippo e di rapina, elevando la pena minima e inasprendo le aggravanti. E’ questo il messaggio per ridare fiducia e serenità ai nostri cittadini: chi entra nelle vostre case per rubare o rapinarvi sarà punito severamente Perché non si tratta solo di reati contro il patrimonio. Sono reati contro la tranquillità e la serenità della persona, della sua casa, dei suoi affetti. E la giustizia funzionerà meglio grazie alle nuove professionalità, mille magistrati in un biennio, che faranno ingresso nel sistema. Il doppio, circa 2000, saranno invece cancellieri e personale amministrativo”.


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