“Oggi è in discussione e in votazione un decreto-legge che abbiamo ereditato e quello che abbiamo potuto fare è un piccolo intervento di manutenzione. Un’eredità contenente misure urgenti, i cui effetti ricadono pesantemente in determinati comparti produttivi e nella sfera privata di tante famiglie e tante persone. Un’eredità contenente misure urgenti, i cui effetti ricadono pesantemente in determinati comparti produttivi e nella sfera privata di tante famiglie e tante persone. Il tentativo di soluzione di questi problemi possono risolvere o sconvolgere la vita delle stesse. Si affrontano situazioni di complesse crisi aziendali, con le relative ricadute occupazionali e sulla produzione industriale, con numerosi tavoli di lavoro. Si è affrontato il tema delle vecchie graduatorie, fino a tirare dai capelli, intelligentemente, le graduatorie del 2011.Vi è poi la questione dell’Agenzia nazionale politiche attive del lavoro (ANPAL) relativa alla stabilizzazione dei 654 precari. Giustamente il collega Nannicini non ha parlato di stabilizzazione, ma di valorizzazione delle risorse. Risorse che danno il proprio contributo nel centrale e più importante strumento operativo del nostro Governo, le politiche attive. Quindi, è una stabilizzazione prima dei 100 e poi dei 400. Ancora, misure sui rider, o meglio quei lavoratori che, per assolvere alle loro funzioni, si avvalgono di piattaforme digitali. Questo è un cantiere, non la soluzione dei problemi, perché si tratta di monitorare tipologie di lavoro che oggi non ci consegnano un’esperienza, una conoscenza. Non siamo in contrapposizione con le multinazionali, ma occorre una nota di equilibrio tra lo sviluppo del lavoro, lo sviluppo dell’impresa, della multinazionale e la tutela dei lavoratori. Per questo, non può essere la legge a disciplinare le caratteristiche dei rapporti di lavoro. Ci rimettiamo anche all’alto senso di responsabilità delle organizzazioni sindacali perché a loro compete entrare nel dettaglio delle tipologie di lavoro”. Lo dice il senatore Mauro Laus che è intervenuto oggi nell’Aula del Senato.


Ne Parlano