“Dopo i decreti dignità e sicurezza, è arrivato il turno del ddl ‘concretezza’. Chi non farebbe di tutto pur di avere in cambio concretezza, sicurezza e dignità? Ma anche in questo capolavoro di propaganda di Lega e M5s, dietro lo slogan pubblicitario, in questo caso contro i fannulloni della Pubblica amministrazione, non ci sono altro che misure punitive per i dipendenti, ma niente per rendere la macchina dello Stato e delle istituzioni più efficiente. Per questo il Pd ha votato contro”. Lo dice il senatore del Pd Mauro Laus, che ha parlato in Aula in dichiarazione di voto per i dem.
“Nel 2017 – prosegue Laus – su 3,5 milioni di lavoratori, la falsa attestazione della presenza in servizio ha riguardato 89 casi. I numeri parlano da soli. Questo fenomeno odioso si può combattere con le norme vigenti, ma invece si introducono sistemi di verifica biometrica, ossia il ricorso a impronte digitali e alla videosorveglianza, in un combinato disposto che ci costerà 35 milioni di euro e che equiparerà i fattori di rischio percepiti negli uffici pubblici a quelli dei luoghi cosiddetti sensibili e quindi soggetti a misure antiterrorismo. Non è certo trattando il dipendente come un possibile delinquente che migliorerà l’erogazione dei servizi. Nel testo niente è previsto per recuperare l’efficienza nella produzione e la qualità nella erogazione dei servizi, niente per la motivazione, né per la formazione, risorse limitate per il turn over e anche per il salario accessorio”.


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