“Marcello Foa, indicato dal governo come presidente della Rai, non ha ottenuto in Commissione di Vigilanza i 2/3 dei voti necessari per ottenere l’incarico. Il voto espresso da questo organo parlamentare di garanzia è necessario perché il presidente della più grande azienda culturale del Paese deve assicurare e tutelare il pluralismo dell’informazione. Perché Foa non si è ancora dimesso? E perché il governo, appellandosi a inesistenti cavilli di legge, vuole imporre il suo nome nonostante la decisione del Parlamento della Repubblica?” Lo dichiara la Vice Presidente del Gruppo Pd Senato, Simona Malpezzi, che aggiunge: “Cosa avrebbe fatto il M5S se nella scorsa legislatura il loro voto fosse stato disatteso? Se la scelta libera del Parlamento fosse stata sovvertita? I Pentastellati avrebbero gridato al colpo di Stato. E’ molto grave quello che sta accadendo in queste ore con un attacco scomposto della maggioranza nei confronti delle opposizioni che vorrebbero essere silenziate in nome del presunto cambiamento”. “Non sapevo che poltronismo e disprezzo del Parlamento fossero nel contratto di governo. Mi auguro che nelle prossime ore la maggioranza abbia un sussulto di responsabilità e non proceda a un drammatico strappo. Esistono delle leggi – conclude Malpezzi – che vanno rispettate, qualsiasi scelta che sovvertisse la volontà del parlamento rappresenterebbe un precedente molto grave”.


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