«Il Conte bis può durare soltanto se dimostrerà di essere in grado di fare provvedimenti utili al Paese», analizza Andrea Marcucci capogruppo Pd in Senato. Anche lui risentito per l`attacco della Boschi sul «Pd, il partito delle tasse».
Anzitutto, da ex renziano, che effetto le fa la Leopolda?
«Auguro a tutti i partecipanti buon lavoro: continuo a pensare che tre giorni di passione politica e di confronto siano una bellissima cosa, ancora di più nell`Italia di oggi. Pensi a quanta differenza con la piazza livorosa organizzata dalla Lega!».
«Il Pd è il partito delle tasse», ha detto la Boschi.
«La battuta della Boschi non mi è piaciuta, così come non mi piacciono tutte le polemiche gratuite. Ad agosto eravamo già tutti edotti della difficile situazione economica che avremmo ereditato, eppure siamo andati avanti e abbiamo fatto un governo. Riuscire a disinnescare le clausole dell`Iva è il primo risultato importante raggiunto: se in queste settimane arriveranno altre proposte migliorative, confrontiamoci senza fare polemiche da primi della classe. Anche nel mio partito si dovrebbero mettere a tacere rilievi che suonano un po` da guardiani della lesa maestà».
Gli industriali però sulla guerra.
«L`Europa sta attraversando un altro periodo difficile e l`Italia è reduce da un anno disastroso di governo. Oggi per il bene di tutti dovrebbe instaurarsi un clima di buona volontà: abbiamo l`esigenza di ricostruire le fondamenta. Abbiamo al governo persone serie, bisogna fidarsi del loro lavoro, visto che il bene dell`Italia sta a cuore a tutti».
E sulle manette agli evasori evocate dai grillini?
«Le minacce giustizialiste possono saziare gli appetiti più voraci ma spesso non servono ad affrontare i problemi. Il presidente Conte ha ragione a chiedere di contrastare l`evasione in modo più deciso ma non mi torna che lo stesso, quando era al governo con Salvini, abbia fatto approvare diversi condoni. La strada da seguire è quella che avevamo imboccato con la fatturazione elettronica. Utilizzare la digitalizzazione per contrastare l`evasione è vincente come già lo erano stati la dichiarazione precompilata e il canone in bolletta. E più si combatte la burocrazia, più si toglie spazio alla grande e piccola evasione».
La Whirlpool di Napoli è un caso simbolico delle multinazionali che preferiscono scappare.
«C`è una questione che attiene alla competitività del Paese, ed Mezzogiorno, ed una di rispetto degli impegni assunti. Sulla prima dobbiamo ancora fare tanto lavoro, sulla seconda dobbiamo mettere in chiaro alle aziende che quando si firmano accordi, poi non si possono mettere in discussione dopo pochi mesi. E questo è un riferimento diretto e preciso alla Whirlpool».
Lei è contro quota 100: la misura debba durare sino al 20210 è il caso di stopparla prima.
«Quota 100 è una misura iniqua, che favorisce un numero limitato di persone e penalizza i giovani. È vero che va ad esaurimento nel 2021 ma se maturasse un accordo di tutta la maggioranza, ripeto tutta, si possono assumere anche decisioni diverse».
Conte è sotto attacco di Renzi e dei grillini: durerà questo governo?
«Nessuno ha la palla di vetro, tanto meno io. Diciamo che io sono tra coloro che lo sperano, ben sapendo che il Conte bis può durare soltanto se dimostrerà di essere in grado di fare provvedimenti utili al Paese. Del resto non vedo chi avrebbe interesse a correre ad elezioni anticipate».
Al contempo si sta saldando una asse molto forte tra Zingaretti e Conte: lei come vede questa impostazione di un Conte premier.
«Si leggono tante cose, voci dal sen fuggite. Anche in questo caso, mi tocca ripetermi, il nostro è un governo di coalizione. Sarebbe molto fantasioso che il Pd candidasse un premier che ha simpatie politiche per altre formazioni. E comunque, per fortuna abbiamo le primarie. Se Conte si presentasse a quelle del Pd, e convincesse i nostri elettori… Chiudiamo il discorso, il Pd non candiderà Conte come proprio premier».
Dopo l`Umbria, alleanza tra Pd e M5s per le regionali?.
«Questo dibattito è prematuro. Prima governiamo, poi si valuterà. Ho già avuto modo di dire che io sono molto scettico su un`alleanza organica con Di Maio. Per quanto riguarda le elezioni regionali, ogni territorio deciderà le sue. In Umbria siamo alleati, in Toscana ed in Campania mi sembra molto più improbabile».


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