“Votiamo un provvedimento positivo e importante che aiuterà a far ripartire la macchina della giustizia dopo la lunga pausa imposta dalla pandemia. Darà più forza alla lotta contro le mafie e consentirà di sostenere uno strumento importante come l’app immuni, per combattere il covid19.

Questo testo è il frutto del lavoro di tutti, anche delle opposizioni che hanno contribuito con i loro emendamenti a migliorare il provvedimento.
Nel merito sottolineo come la priorità sia stata quella di far ripartire, nel migliore dei modi, le attività della giustizia. In secondo luogo, penso sia importante la scelta di anticipare al primo luglio l’apertura dei tribunali e delle udienze. Aggiungo che il tema dei processi civili e penali da remoto e l’utilizzo della trasmissione telematica degli atti trovano in questo decreto limiti chiari di utilizzo, ma è evidente che dopo questi mesi l’utilizzo della rete può diventare una straordinaria opportunità per velocizzare le procedure e ridurre i costi. Il lavoro sulle riforme del processo penale e civile dovrà tenerne conto.
Questo provvedimento da più forza e più strumenti allo stato per la lotta alle mafie, lotta che non si è mai interrotta come dimostrano le inchieste di queste settimane.
Certamente la messa agli arresti domiciliari, insisto arresti domiciliari, nessuna liberazione, di troppi condannati per reati di mafia è stata grave e ha fatto emergere la necessità di ulteriori norme per garantire che i mafiosi non possano tornare nei propri territori ricostruendo i rapporti con le proprie organizzazioni.
Oggi, con questi due provvedimenti, quello che obbliga la magistratura di sorveglianza a chiedere e ottenere il parere delle procure antimafia in merito ai collegamenti tutt’ora esistenti con le organizzazioni criminali e alla pericolosità del detenuto e quello che da la possibilità alla sorveglianza di rivalutare i provvedimenti assunti a fronte di ipotesi alternative di reclusione, compatibili con lo stato di salute del detenuto, interveniamo per impedire il ripetersi di vicende come questa e per garantire il benessere di detenuti e operatori. Infine mi sembrano importanti le nuove norme per i garanti dei detenuti e quelle per le telefonate ai famigliari. Voglio riconoscere al governo e al ministro della giustizia di aver ascoltato la maggioranza e il Parlamento e di questo siamo soddisfatti. Mi auguro che anche quando affronteremo altre riforme, penso a quella del CSM o dei processi, si segua questo metodo”. Così Franco Mirabelli, vice presidente dei senatori del Pd nella sua dichiarazione di voto sul Dl intercettazioni.


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