Questa è una legge di Bilancio nata in condizioni molto difficili, con un paese in stagnazione e un enorme aumento dell`Iva da scongiurare». Parla Antonio Misiani, pd, viceministro dell`Economia e uno dei protagonisti dell`elaborazione della manovra 2020. «Sono le condizioni che hanno determinato la fuga di Salvini e la crisi di governo spiega – noi in cinque settimane riusciamo a bloccare l`aumento dell`Iva, ad avviare il taglio delle tasse ai lavoratori, e a lanciare il più grande piano di investimenti per l`ambiente e le infrastrutture sociali che questo Paese abbia mai visto. Sono risultati molto importanti, che la maggioranza ha il dovere di valorizzare nel rapporto col Paese».
Da fuori, l`impressione è che i partiti premano con mille sollecitazioni, creando problemi continui.
«Ho fatto tante leggi di Bilancio nella mia carriera parlamentare, e non ne ho mai vista una tranquilla. Forse quest`anno le criticità sono accentuate dagli spazi ristretti, legati all`impegno assunto di bloccare l`aumento dell`Iva. Li gestiremo contando sul senso di responsabilità da parte di tutti. In una coalizione tutti possono far valere il proprio contributo di proposta e le proprie sensibilità, ma poi si deve trovare un punto di sintesi».
Nel rapporto con l`Europa ci sono difficoltà?
«Con l`Europa possiamo dimostrare, numeri alla mano, che è una manovra di bilancio espansiva ma che rispetta le regole».
Clausole di salvaguardia: l`anno prossimo avremo lo stesso incubo da affrontare?
«No. Non ci limitiamo ad annullare la clausola di salvaguardia per il 2020, ma riduciamo anche di molto quelle degli anni successivi: nel 2021 sono oltre 10 miliardi in meno rispetto ai 29 inizialmente previsti».
Ci sono polemiche sull`uso del contante. Cosa avete deciso?
«Quando si vedranno i numeri e le norme, si vedrà che la scelta del governo è soprattutto quella di incentivare e favorire il passaggio degli italiani alla moneta elettronica e ai pagamenti digitali. È una grande scommessa di modernizzazione del Paese. Lo facciamo mettendoci molte risorse, lavorando col sistema bancario per abbattere i costi per gli esercenti, facendo partire la lotteria degli scontrini. Insomma, tanti strumenti di incentivazione che aiuteranno questo processo».
Come andrà a finire per la cedolare sugli affitti?
«Se saranno recuperate coperture ulteriori siamo disponibili a migliorare tutto quello che è miglioratile. Compresa la cedolare secca, che però senza la legge di Bilancio sarebbe schizzata al 15%, e che abbassiamo al 12,5%, rendendola permanente».
Plastic tax e sugar tax non piacciono alle imprese. Andrete avanti?
«Saranno inserite nel disegno di legge di Bilancio, poi nel percorso parlamentare vale quanto detto sopra: con coperture alternative tutto si può migliorare. Ciò premesso, ricordo che sulla plastica ci sono direttive europee che impongono il progressivo superamento della plastica monouso, e l`intervento fiscale serve per accelerare questa transizione. Vogliamo aiutare le aziende a riconvertirsi dal punto di vista tecnologico verso la plastica ecosostenibile. Sulla sugar tax, vorrei ricordare che è adottata da oltre cinquanta paesi e che ha un impatto piuttosto limitato».
La rivalutazione delle pensioni si traduce in cinquanta centesimi in più al mese. Non era meglio lasciar perdere?
«Con i sindacati vogliamo discutere di tante materie che riguardano i pensionati, a partire dalla legge quadro sulla non autosufficienza. Alcune cose potremo farle nella manovra, su altre dovremo fare una discussione più approfondita».


Ne Parlano