“Il decreto Agosto contiene misure importanti per il sostegno al reddito e alla ripresa dell’attività economica delle persone e delle imprese più colpite dalla crisi economica e sociale innescata dalla pandemia. E’ un provvedimento che cerca di non lasciare nessuno da solo di fronte alla fatica di non essere schiacciati dagli effetti drammatici della crisi: ci sono misure che rafforzano gli ammortizzatori sociali, nuove forme di decontribuzione alle imprese per la creazione di nuovo lavoro, misure a favore dei lavoratori fragili e dei professionisti più deboli, aiuti al settore termale e a quello turistico”. Lo ha detto il sen. Tommaso Nannicini in dichiarazione di voto per il Pd.
“Questo decreto – ha proseguito – è l’ultimo di una serie di interventi importanti, ma adesso serve una nuova fase. Dobbiamo chiudere quella emergenziale di interventi giustamente ispirati a una logica risarcitoria per aprire una fase progettuale, che metta al centro la crescita e la giustizia sociale. E serve una nuova fase anche nel metodo, dove la decretazione d’urgenza per far fronte all’emergenza lasci il passo a riforme dallo sguardo lungo, che nascono dal confronto proficuo tra governo e parlamento, tra maggioranza e opposizione”.
“Ora – ha aggiunto – governo e maggioranza devono chiedersi come far germogliare questi semi con la prossima legge di bilancio e con i fondi Next Generation EU. L’Italia ha un compito enorme, perché così come ha fatto da apripista in Europa nella gestione dell’emergenza sanitaria, può giocare un ruolo da apripista su un uso progettuale delle risorse che mobiliteremo nei prossimi mesi e anni”.
“Per ogni euro che spenderemo, dovremo mettere in campo un’idea – ha concluso Nannicini – Un euro, un’idea. Una nuova idea di scuola, una nuova idea di sanità, una nuova idea di condivisione della scelta di fare figli all’interno della coppia, una nuova idea di welfare. Di fronte a un nemico terribile e visibile, la maggioranza e il governo hanno saputo fare scelte difficili. Adesso, di fronte a un nemico altrettanto terribile ma meno visibile, il declino economico e sociale del Paese, servono scelte altrettanto difficili”.


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