“Percorsa un’altra tappa decisiva verso il diritto per quattro milioni di giovani italiani tra 18 e 25 anni di votare per il Senato. Oggi l’aula di Palazzo Madama (io relatore) ha approvato la riforma nello stesso identico testo passato a larghissima maggioranza in prima lettura alla Camera. Questo permetterà alla Camera stessa di procedere senza indugi alla seconda votazione prevista dall’articolo 138 della Costituzione e rende possibile l’entrata in vigore del provvedimento entro fine anno. È un risultato importante”. Lo scrive su Fb il senatore del Pd Dario Parrini, presidente della Commissione Affari costituzionali. “Abbiamo rinunciato al momento – prosegue Parrini – all’abbassamento da 40 a 25 anni dell’età a partire dalla quale si può diventare senatori. Lo abbiamo fatto per senso di responsabilità, per non costringere la Camera a ricominciare daccapo con una nuova prima lettura perdendo così altri mesi preziosi dopo i 6 di congelamento persi a causa del Covid. Spiace che le opposizioni, non potendo dire niente contro una norma di buonsenso e di civiltà, peraltro da loro pienamente condivisa alla Camera, si siano fatte prendere la mano dalla campagna elettorale con argomentazioni pretestuose. Sono però ottimista: sono certo che in seconda lettura ritroveranno la ragionevolezza perduta e che supereremo il quorum dei due terzi. Cosa che un’innovazione costituzionale così significativa ampiamente merita”.


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