“Il Partito Democratico voterà a favore del decreto-legge Carige perché la sua rapida approvazione è utile all’Italia. Lo voteremo per due ragioni fondamentali: una riguarda le lavoratrici e i lavoratori della banca, i correntisti, le imprese che hanno crediti, la certezza dell’impatto drammatico che avrebbe il fallimento dell’ex Cassa di Risparmio di Genova e di Imperia sulla Liguria dove sono concentrate gran parte delle attività della banca. L’altra ragione è la stabilità finanziaria dell’Italia, la tutela del risparmio delle famiglie, la consapevolezza che l’insolvenza di un’importante banca danneggerebbe l’economia nazionale già alle prese con il rallentamento dell’economia mondiale, proprio mentre il calo della produzione industriale ci porta dentro ad una vera e propria recessione.
Salutiamo positivamente il fatto che le forze politiche che governano attualmente il Paese abbiano fatto un bagno di realtà ma non possiamo dimenticare che nella scorsa legislatura su decreti analoghi il M5S abbia addirittura presentato delle eccezioni di costituzionalità. L’attuale decreto è identico ai decreti fatto dai governi precedenti, in particolare a quello del Governo Gentiloni su Monte dei Paschi di Siena.
Se oltre al criterio di realtà ci fosse anche una conversazione ad una nuova civiltà politica ci aspetteremmo delle scuse per la vergognosa strumentalizzazione sui decreti banche è stato fatto nella scorsa legislatura.
Riteniamo doveroso l’intervento d’urgenza del Governo su Carige – a valle, bisogna ricordarlo, del commissariamento dalla Banca centrale europea. Registriamo a riguardo anche una rinnovata preoccupazione internazionale sull’affidabilità e credibilità dell’Italia.
Il Presidente Conte ha ribadito in Europa lo stesso concetto, diverse e destabilizzanti erano state le dichiarazioni dei due dioscuri del Governo che avevano inopinatamente e con risultati destabilizzanti parlato di nazionalizzazione della banca. Affiancando a ciò anche attacchi contro la Banca D’Italia che indeboliscono il Paese in un negoziato difficile e dall’esito non scontato. Non è, però, in contrasto con questo obiettivo la predisposizione di una possibile ricapitalizzazione precauzionale, che consenta il temporaneo ingresso dello Stato nel capitale della banca.
Consideriamo il decreto Carige in totale continuità politica con le scelte fatte negli anni passati, perché non solo si muove dello stesso quadro normativo, ma sembra andare nella stessa direzione, cioè quella di favorire aggregazioni e acquisizioni che rafforzino la solidità del sistema. Per il Partito Democratico, indipendentemente dalla collocazione in maggioranza o all’opposizione, prevale l’interesse dell’Italia ad una stabilità finanziaria”. Così la senatrice del Pd Roberta Pinotti nella dichiarazione di voto sul decreto Carige.

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