“Da sostenitori di Andrea Orlando nella corsa alla segreteria nazionale del Pd salutiamo con soddisfazione la partecipazione e le modalità con cui si svolgerà la convention del Lingotto per il lancio della candidatura di Matteo Renzi. Nella presentazione dell’evento Maurizio Martina ha fatto riferimento all’apertura, all’ascolto, al coinvolgimento e a un progetto collettivo dal basso. Tutto bene per un percorso condivisibile che certamente svolgeranno anche gli altri candidati. Ci viene solo da chiedere, però, a voce alta: caro Martina, perché questa esperienza viene oggi vissuta solo da una parte e domani dalle altre, e non si è voluto invece farne un momento rifondativo di tutto il Pd accogliendo la proposta di Orlando della conferenza programmatica, liquidata con superficialità e quasi fastidio, e svolgendo a naturale scadenza il congresso sulla scelta della leadership? Avremmo di certo coinvolto l’intero partito in una intensa riflessione programmatica e culturale dedicata a meglio comprendere cosa accade nel profondo del Paese e forse avremmo evitato quella dolorosa separazione che è stata un grave errore politico sia per chi l’ha compiuta che per chi non l’ha impedita. Buon lavoro agli amici e compagni che saranno al Lingotto e a chi sarà nei prossimi giorni agli analoghi eventi di Orlando ed Emiliano: ma, davvero, si tratta di un’occasione persa non aver fatto di questi momenti una esperienza unitaria di tutto il Pd. Peccato!” Lo dichiarano i senatori del Pd Salvatore Tomaselli, Rosaria Capacchione, Stefano Vaccari, Daniele Borioli, Valeria Cardinali e Camilla Fabbri.


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