“L’impegno del Partito Democratico su questo decreto si è misurato a partire proprio da quel “collo di bottiglia” nel quale rimanevano bloccate le richieste di finanziamento che lo stesso DL prevede e dispone in favore dei soggetti interessati.
Su questo aspetto, infatti, sull’effettiva liquidità, sono stati tanti gli interventi migliorativi fatto dal Parlamento. Abbiamo ampliato la platea dei beneficiari e abbiamo esteso la durata del rimborso dei prestiti con garanzia al 100 per cento, portata da 6 a 10 anni, + 2 di preammortamento. Con questo decreto i prestiti fino a 800mila euro, garantiti all’80 per cento dallo Stato e al 20 per centro dai Confidi, potranno essere rimborsati fino al termine di 30 anni. Siamo di fatto e di fronte ad un intervento migliorativo robusto, molto apprezzato dalle imprese e che consegna a questo impianto normativo un valore di reale spinta alla ripartenza.
Ma il miglioramento più significativo è quello che ha consentito l’introduzione dell’autocertificazione: con essa
cade ogni alibi o pretesto per chi non intende collaborare alla ripresa economica del nostro Paese.
Oggi, quindi, con la scelta da un lato di semplificare i procedimenti, e dall’altro di responsabilizzare gli attori, sono convinto che ciascuno, in questa fase così delicata del Paese, potrà fare la parte. La scelta di mettere in campo garanzie per la liquidità fino a 400 miliardi, insieme al Cura Italia e al prossimo Dl Rilancio, in un panorama europeo che è a sua volta al centro di un’evoluzione, ci sembra decisiva perché, ora, possiamo mettere le basi per lanciare un progetto per il rilancio del nostro Paese”. Così il senatore Dario Stefàno, vice presidente dei senatori del Pd nel suo intervento sulla fiducia al Dl Imprese.

Roma, 4 giugno 2020


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