“L’obiettivo di questa legge è l’ambizione di rimuovere le barriere che esistono nella produzione di beni e servizi, e di mettere mano a una legislazione ormai superata, figlia di un’altra epoca, senza oneri per il bilancio ma mettendo invece in campo regole nuove che costituiscano opportunità per chi vuole cimentarsi in nuove sfide imposte dai tempi”. Lo ha dichiarato intervenendo in aula il senatore Salvatore Tomaselli, capogruppo Pd in commissione Industria di Palazzo Madama e relatore del ddl concorrenza.

“Certo, – ha proseguito Tomaselli – ci sono temi che mi sarebbe piaciuto inserire, a partire dalla mancata regolamentazione delle lobby e della definizione di regole per l’economia digitale, con tutto il suo bagaglio di app della sharing economy che deve essere reso sempre più fruibile al cittadino/consumatore. Le colonne portanti della legge che voteremo sono le misure per il settore energetico e le liberalizzazioni che investono il mercato assicurativo. Sull’energia ho registrato critiche infondate. Il mantenimento dello status quo sarebbe stato infatti il vero regalo all’oligopolio attualmente egemone nel settore, mentre con il nostro ddl – ha spiegato il parlamentare dem – è garantito al consumatore una maggiore tutela e pure il coinvolgimento nella possibilità di scegliere l’operatore a lui più conveniente. Quanto alle assicurazioni, il provvedimento fornisce norme più trasparenti, che da un lato pongono fine a quei sistemi di truffa ormai stratificati ai danni delle compagnie, e dall’altro rendono possibili misure a favore dei consumatori virtuosi non più costretti a pagare tariffe altissime e differenti da regione e regione, non giustificate da esigenze di mercato. Significative, inoltre, sono anche gli interventi nel settore delle professioni, quali notai, avvocati, farmacisti e altri. Credo – ha concluso Tomaselli – che non possiamo chiudere gli occhi alle innovazioni che la tecnologia impone, perché non si può fermare l’acqua con le mani, ma occorre invece, come fa il ddl concorrenza, abbattere le barriere e rendere fluidi i mercati”.


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