“Come era purtroppo facile prevedere, la Fase 2 nella città di Napoli è iniziata in maniera molto complicata per i cittadini che finalmente hanno la possibilità di uscire di casa dopo due mesi di isolamento e respirare. Le difficoltà nei trasporti pubblici erano messe in conto e metteranno a dura prova i napoletani. Ingiustificabile appare invece l’impreparazione di fronte alla prevedibile richiesta delle famiglie, e in particolare dei bambini che più hanno sofferto la quarantena, di riappropriarsi di spazi pubblici come i parchi o i cimiteri”. Lo dice la senatrice del Pd Valeria Valente, presidente della commissione Femminicidio, eletta a Napoli.
“Il Comune di Napoli – prosegue Valente – ha riaperto queste aree senza alcun preventivo ripristino delle minime condizioni di agibilità e sicurezza, come ha denunciato, tra gli altri, la CGIL. Se le aree verdi cittadine più grandi, a partire dal grande parco dei Camaldoli, sono ancora chiuse, le altre restano in gran parte di fatto non fruibili. Non valgono gli scaricabarile: il comune ha tutti gli strumenti, da Napoli Servizi, ad Asia, ai lavoratori convenzionati, per rendere la qualità degli spazi urbani almeno decente. Mentre i grandi e medi comuni della provincia, da Castellammare a Pozzuoli a Ercolano, annunciano la piena fruibilità delle proprie aree verdi, soltanto a Napoli si strascinano problemi di gestione. L’invito al sindaco è sempre lo stesso: in questo ultimo scorcio di mandato provi ad amministrare la città, mai come in questo momento i napoletani hanno bisogno di servizi e di normalità”.


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