«Il ‘Recovery Fund’ ha un grande valore politico ed è merito del Governo aver contribuito a questa svolta dell’Unione Europa. Questi investimenti servono per un progetto strutturale di cambiamento, perchè non possono bastare interventi-tampone. L’Italia ha l’urgenza di pensare e costruire un nuovo modello di sviluppo, che rimetta al centro il diritto allo studio, l’accesso al sapere per le fasce sociali più deboli, perché il diritto alla competenza è l’unico modo per non essere discriminati nel lavoro e nella cittadinanza. Che faccia di scuola, università e ricerca l’infrastruttura principale su cui costruire inclusione e sviluppo; che contrasti il precariato nella docenza scolastica e nella ricerca. Un nuovo modello di sviluppo fondato sulla cultura come grande moltiplicatore economico e sociale, dando vita allo statuto dei lavoratori e dei professionisti della cultura e delle arti performative. Serve mettere in campo investimenti per le infrastrutture materiali e immateriali, per sostenere le aree interne, le Regioni più svantaggiate e riconnetterle al futuro, alla crescita, all’innovazione», così il senatore PD Francesco Verducci, vicepresidente della commissione cultura e istruzione del Senato, intervenendo in Aula.


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