“Oggi, approvando lo scostamento di bilancio, il Senato conferma quanto sia ampio l’impegno finanziario dello Stato nel contrasto all’epidemia del Covid-19.
I sacrifici degli italiani e l’impiego di una massa enorme di risorse finanziarie pubbliche, debbono spingere il Parlamento a portare il Paese fuori dalla crisi con misure che lo rendano non solo più forte nella sua struttura sociale ed economica, ma anche più saldo nelle sue istituzioni.
Ed è proprio con riferimento della nostra condizione istituzionale, che mi rivolgo alla Presidente del Senato per chiederle di fare tutto quel che può per fermare il vistoso declino del Parlamento e al presidente del Consiglio per chiedergli di tornare in Senato per esporre la sua visione sul futuro del Paese.
Non si comprende perché il Senato, dopo una prima fase di piena chiusura, debba continuare a riunirsi, molto parcamente, solo per approvare i provvedimenti urgenti del governo.
Torniamo a far lavorare il Senato secondo i suoi abituali ritmi di lavoro”.
Il voto sullo scostamento di bilancio vale anche come espressione di fiducia al governo per il suo lavoro nella prima fase di una gravissima e difficile crisi. C’è però una raccomandazione che mi sento di rinnovare al presidente del Consiglio, nella solennità dell’Aula del Senato.
In un tempo nel quale sono richiesti allo stesso modo molta cautela per i rischi sanitari e tanto coraggio per evitare la depressione e far ripartire l’economia, il Parlamento e il Paese hanno un estremo bisogno di conoscere l’orizzonte verso il quale il governo sta portando l’Italia. Come possiamo pensare di impegnare centinaia di miliardi e aumentare un debito già spropositato, senza che il presidente del Consiglio venga in Parlamento ad illustrare la prospettiva generale e il senso complessivo delle scelte che ci accingiamo a fare?
Dico infine che nelle carceri sovraffollate la grande criminalità ha facile presa sui tantissimi detenuti per lievi reati, i quali, se non sono protetti da un ambiente carcerario umano, finiscono fatalmente coll’essere arruolati dal grande crimine. Chi accampa ragioni di sicurezza per opporsi a misure in grado di ridurre l’affollamento, deve sapere che la politica delle carceri affollate produce, fatalmente, conseguenze opposte.
Se non vogliamo che questo scenario si perpetui è necessario decidere. Il presidente del Consiglio può farlo, farlo veramente e farlo in fretta”. Così Luigi Zanda, senatore del Pd nel suo intervento durante la discussione sul Def e lo scostamento di bilancio.


Ne Parlano