Insulti, aggressioni verbali, provocazioni, risse: i comportamenti di alcune forze politiche e di singoli senatori e senatrici andati in scena nella discussione sulle riforme costituzionali, hanno offeso specialmente quei cittadini che nelle istituzioni e nella politica continuano a crederci. Ma questo frastuono volgare non è più forte della sobrietà e serietà dei tanti, senatori e senatrici, che stanno compiendo un lavoro eccezionale a vantaggio dei cittadini e di quella semplificazione e modernizzazione dell`attività legislativa attesa da decenni. Una semplificazione, oltre che un taglio dei costi della politica, che non si toccherà subito con mano, ma che avrà effetti sulla vita di tutti. E` stato approvato il cuore di questa riforma: l`articolo 2 che tanto ha diviso la maggioranza non solo dalle opposizioni ma anche al suo interno. Questa norma rappresenta un esempio di cosa significhi fare politica, cioè trovare soluzioni di sintesi nell`interesse generale. I senatori in futuro saranno eletti dai consigli regionali, che però dovranno tenere conto delle scelte degli elettori. Ai più questo non dirà molto, ma era fondamentale per trasformare il Senato in una Camera rappresentativa dei territori, dove i nuovi senatori siano legittimati dai cittadini. Ora la riforma andrà avanti secondo una tabella di marcia che tanti pensavano impossibile. Un`altra scommessa vinta. Al di là delle tecnicalità, questo percorso dà conto della grande coerenza che il Governo e il Pd stanno dimostrando. Sono passati solo 19 mesi dall`insediamento del Governo Ronzi e una riforma costituzionale auspicata già nel 1948 sta per vedere la luce. In 19 mesi si è fatto il lavoro atteso da decenni. Nulla è perfetto, ma la speranza è che il lavoro che questa classe politica sta portando avanti non venga sopraffatto dalle urla e gli strepiti di chi dice solo no. Sono certa che non succederà.

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