“Le norme inserite nel regolamento attuativo del Testo unico sull’Ordinamento militare, emanato nel 2014 nel corso del mio mandato di ministro della Difesa, sono finalizzate alla tutela delle donne e della loro possibilità di diventare madri. Nelle forze armate i concorsi interni prevedono, infatti, proprio secondo il Tuom, l’accertamento di requisiti di idoneità attraverso indagini mediche e prove fisiche che possono mettere a rischio una gravidanza in atto. Il test preventivo di gravidanza viene dunque richiesto a tutela della donna e del nascituro e l’eventuale esito positivo viene considerato un impedimento soltanto temporaneo allo svolgimento del concorso. Se tuttavia si rilevassero problemi nell’applicazione di queste norme, sarebbe giusto rivederle per raggiungere al meglio l’obiettivo che si prefiggevano: assicurare alle donne arruolate la possibilità di diventare madri, senza che la gravidanza vada a detrimento della carriera”. Lo dice la senatrice del Pd Roberta Pinotti.


Ne Parlano