“Noi siamo convinti che le tensioni « – che possono portare a populismi, a voti di protesta, a voti verso i partiti di estrema destra, vadano  governate con più Europa. E personalmente credo che la costruzione di una Difesa e di una sicurezza comune sarà un primo passaggio per un`Europa più coesa». Roberta Pinotti lo ribadisce in occasione della sua visita al Salone Nautico di Genova: gli egoismi, i nazionalismi sono il vero nemico da combattere.
«Non penso che l`europeismo della Germania dopo il voto di domenica venga meno. Anzi, ritengo che la Germania darà una spinta ulteriore al processo di unificazione europea», dice la ministra della Difesa. E una spinta, in questa direzione, l`Italia spera di contribuire a fornirla grazie all`accordo con la Francia sul fronte della cantieristica navale.
Domani al vertice italo-francese a Lione, ci sarà un incontro decisivo per la trattativa che vede Fincantieri interessata all`acquisizione di Stx France. Il dossier sarà affrontato direttamente da Paolo Gentiloni e Emmanuel Macron. La possibile intesa riguarda, oltre che la cantieristica civile, anche il comparto  delle costruzioni militari.
Ministra, lei crede che l`operazione tra Italia e Francia andrà in porto?
«Sono ottimista e ritengo che si possa trovare un accordo: ci sono tutti i presupposti affinché Italia e Francia possano lavorare assieme. Sia per quanto
riguarda la parte civile che quella che interessa le navi militari. Proprio su quest`ultimo aspetto, credo sia fondamentale operare con sempre maggiore
determinazione perché vengano portate a termine aggregazioni industriali a livello europeo».
Fra i due Paesi esistono già rapporti di stretta collaborazione…
«Certo: l`Italia collabora con la Francia ormai da anni. Le unità classe “Orizzonte”, così come le “Fremm”, sono state costruite da Fincantieri in accordo  proprio con i francesi. Non solo: stiamo realizzando una nave logistica e presto avremo un`imbarcazione a equipaggio misto. Visti questi diversi aspetti, ritengo sia fondamentale agevolare tutte quelle operazioni che possono favorire una sempre maggiore sinergia nel settore della difesa tra i Paesi europei. Vedremo cosa accadrà all`incontro di Lione, ma sono convinta i due governi avvieranno un percorso capace di tenere assieme sia gli interessi generali che quelli dei singoli».
Nell`operazione Fincantieri-Stx France per il controllo del cantiere francese di Saint-Nazai re si inseriscono anche gli interessi di molte altre aziende italiane attive nel settore della difesa e della sicurezza. Tra queste spicca il nome di Leonardo. Possono, anche in questo caso, nascere nuove opportunità e sinergie oppure potrebbero esserci dei problemi?
«Vede, una nave non è fatta solo dallo scafo: per funzionare necessita di diversi componenti e accessori. Leonardo sviluppa da sempre sistemi per le unità militari della nostra Marina, così come la Francia si appoggia al gruppo Thales. Stiamo parlando di due aziende conosciute e stimate in tutto il mondo. Perciò  sono convinta che possa esserci anche in questo caso un vantaggio per entrambi i Paesi. Si tratta solamente di lavorare perché esista una simmetricità e una pariteticità tra quello che sarà il contributo offerto dall`Italia e quelle che saranno le competenze messe in campo dai francesi. Sarà necessario trovare la strada giusta e decidere come procedere, ma non vedo alcun problema».


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