‘Mi piacerebbe occuparmi di lavoro. L’industria della Difesa ha molti legami con Genova e la Liguria’
LA BANDIERINA con la croce di San Giorgio, rossa in campo bianco, il simbolo di Genova, è affidata a lei, Roberta Pinotti, senatrice, nuovo sottosegretario alla Difesa. Una nomina a sorpresa che lei confida sia legata alla sua competenza, mentre spera di potersi occupare del lavoro, legato a un settore che ha stretti collegamenti con la Liguria. Un mondo che conosce bene per essere stata, nel secondo governo Prodi, dal 2006 al 2008, la prima donna presidente della commissione Difesa. E così dopo la scelta diAndrea Orlando, spezzino, a ministro, la Liguria, riesce a avere un altro esponente di spicco nel neo governo Letta.
Senatrice Roberta Pinotti, la carica di sottosegretario alla Difesa è arrivata, così, a sorpresa. O se l`aspettava?
«No, il presidente del Consiglio aveva già scelto un ministro ligure, Andrea Orlando, se si fosse seguita una logica di pesi e contrappesi, la Liguria avrebbe avuto più rappresentanti, in proporzione, di regioni ben più grandi»
E invece, ecco Roberta Pinotti nominata sottosegretario. C`entra qualcosa il fatto che lei sia stata la prima donna presidente della commissione Difesa?
«Diciamo che è un ambiente che conosco da tempo e allora è bello se le cose accadono perché si valutano merito e competenza».
Di cosa vorrebbe occuparsi?
«Mi piacerebbe il tema del lavoro. L`industria della Difesa, tra l` altro, ha molti legami con Genova e la Liguria»
Dicono che negli ambienti della Difesa lei sia ben vista. Che molti abbiano suggerito il suo nome. Vero o dicerie?
 «Diciamo che c`era chi faceva il tifo per me in silenzio».
 Quindi è stata segnalata?
«Mi piace solo ricordare che ho messo in campo la mia volontà di capire un mondo lontanissimo da me, dalla mia famiglia. Quando mi hanno eletta presidente di Commissione mi sono regolata come sempre nel momento di affrontare un nuovo progetto: vado fino in fondo per cercare di capire. Da quando andavo a scuola fino a oggi non ho cambiato metodo».
Alla Difesa cosa ha dovuto imparare?
«Se da assessore alla scuola in  Comune a Genova ho visitato tutti gli asili nido, alla Difesa sono andata a vedere la situazione delle caserme, ma anche in Libano o in Afghanistan per capire da vicino chi sta vivendo momenti di rischio».
E’ vero che anche il Presidente della Repubblica, ha gradito la sua nomina?
«Alt, non mi permetto di chiamare in gioco il capo dello Stato. Da presidente di Commissione, ho avuto più volte occasione di trovarmi con il Presidente, nella sua veste di capo delle Forze armate, siamo stati insieme, nell`agosto 2007, a Cefalonia, più volte poi ci siamo incontrati alla festa della Repubblica».
E il Pd che fa? Si scioglie?
 «Sarebbe una sciagura, ci ritroveremmo con diversi partiti poi costretti a allearsi. La scommessa è tenerlo unito».

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