“In queste ore di preoccupazione per il rapimento di due nostri connazionali in Libia, nel sollecitare il nostro governo alla massima azione, continuiamo a seguire nel complesso l’evolversi della situazione sul terreno. Mai come ora serve cautela, bisogna muoversi con molta prudenza ed evitare strumentalizzazioni e posizioni che possano mettere in pericolo i due italiani”.
E’ quanto affermato dal senatore del partito democratico Gian Carlo Sangalli, capogruppo in Commissione Esteri a Palazzo Madama, intervenendo all’assemblea del Gruppo Pd sulla situazione internazionale.
“Il nostro Paese sostiene il governo presieduto da Fayez al-Sarraj – sottolinea Sangalli – oltre che per la stabilizzazione della Libia, per dar corso a quanto prescritto dalle risoluzioni delle Nazioni Unite, in particolare quella che chiede di attuare il blocco navale per evitare che arrivino gli armamenti alle milizie islamiste ma anche di individuare le forze che vanno sostenute militarmente. Siamo consapevoli che la stabilità libica passi per la costituzione, da parte di Sarraj, della guardia presidenziale che divenga un riferimento stabile sul terreno. Continuiamo, allo stesso modo, a guardare con molta attenzione alle deliberazioni del Parlamento di Tobruk, alle operazioni del generale Haftar e alla possibilità che si apra un dialogo con Tripoli. E’ fondamentale per la Libia un accordo tra le due componenti delle fazioni contrapposte, entrambe impegnate contro Daesh. Come è prioritario l’interesse per l’Italia di fermare l’avanzata del Califfato a Sirte. E ciò implica un sostegno forte al governo Serraj”.
“Per evitare inutili strumentalizzazioni ritengo opportuno ribadire l’importanza dell’intervento per l’ospedale civile di Misurata – ha concluso l’eponente pd – che ha un carattere chiaramente umanitario. E su questa linea bisogna proseguire, sia con le nostre risorse che nell’ambito di una coalizione allargata o con i partner europei”.


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