‘Pur nella consapevolezza della sua condizione, fino all’ultimo Antonio Manganelli ha parlato del suo lavoro, della sua missione e del suo attaccamento alla Polizia. Ricordo una sua frase: ‘Sono orgoglioso di essere il capo di donne e uomini che quotidianamente garantiscono la sicurezza e la democrazia in questo Paese’. In tale frase c’è l’essenza della sua personalità e dei suoi obiettivi prioritari: la sicurezza di tutti i cittadini, la difesa della democrazia, delle regole, dello stato di diritto e dell’interesse nazionale’. Così il presidente dei senatori del Pd ricorda Antonio Manganelli nell’Aula del Senato. E poi continua: ‘Antonio Manganelli aveva uno straordinario amore per i suoi uomini. E accompagnava l’amore per i suoi uomini anche con il riconoscimento degli errori. In un Paese in cui nessuno riconosce mai i propri errori, facendolo Manganelli ha dimostrato coraggio, un coraggio politico, che è un coraggio difficile: la capacità di riconoscere gli errori propri è una qualità degli uomini forti e Manganelli era un uomo forte. E quando Manganelli ha chiesto scusa, ha innalzato ed accresciuto l’onore della Polizia. La sua è stata una vita di equilibrio e di rigore. Chi l’ha conosciuto, lo ricorda anche per il tratto umano, per il sorriso aperto e per le sue capacità di ascoltare tutti’. 

‘Credo che oggi Antonio Manganelli sarebbe contento di sapere che, nel ricordare la sua figura, esprimiamo anche il nostro profondo rispetto e la nostra sincera gratitudine alla Polizia di Stato, che lui ha così mirabilmente guidato per tanti anni; con uguale rispetto e gratitudine salutiamo tutte le altre forze dell’ordine che ci aiutano nella sicurezza e nella democrazia’. 
‘L’Italia e il Parlamento devono essere riconoscenti a Manganelli non solo per l’opera di difesa della sicurezza dei cittadini, ma anche per la sua quotidiana testimonianza di difesa della democrazia’., conclude Zanda. 


Ne Parlano