“Questo provvedimento è importante perché non solo dà un segno di attenzione nei confronti dei gravi problemi che hanno centinaia di migliaia di nostri concittadini, ma definisce anche un processo innovativo su come si devono affrontare situazioni di emergenza”. Lo afferma la senatrice Nerina Dirindin, capogruppo Pd in commissione sanit à intervenendo in Aula sul DL terremoto.
“Pur tuttavia – sottolinea Dirindin – va segnalato un punto di debolezza: l’attenzione alle strutture sanitarie e, in generale, al ruolo del sistema sanitario in un momento di grande difficoltà come quello in cui avvengono delle catastrofi. Ne è riprova il fatto che il provvedimento è stato adottato dalla Presidenza del Consiglio dei ministri senza il concerto con il Ministro della salute, Ministero assente come è assente l’attenzione alla ricostruzione delle strutture sanitarie pubbliche. Il nostro Paese non può continuare a disattendere, a livello centrale e regionale, la normativa sulla sicurezza delle strutture sanitarie nelle zone a rischio di catastrofi naturali ferma all’ultima ordinanza della Presidenza del consiglio del lontano 2003 che prevedeva entro cinque anni la valutazione dello stato di sicurezza degli edifici di interesse strategico in occasione di eventi sismici. E siamo ancora fermi li. Per questo – aggiunge Dirindin – chiediamo che questo processo venga ripreso e si concluda al più presto. Così come chiediamo che all’articolo 14, si recuperi una grave dimenticanza, e si inseriscano esplicitamente le strutture ospedaliere e le restanti strutture sanitarie e sociosanitarie fra gli edifici pubblici che dovranno essere oggetto di attenzione per la ristrutturazione pubblica”.
“Ma soprattutto chiediamo – conclude Dirindin – che successivamente l’intero Governo e il Ministero della salute effettuino un monitoraggio efficace su queste azioni affinché gli ospedali possano superare indenni le catastrofi naturali e accogliere le persone proprio nel momento di maggior bisogno”.