“Modificare l’allegato 1 del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 22 marzo 2020, integrando l’elenco delle attività produttive industriali e commerciali consentite con la silvicoltura e altre attività forestali e l’utilizzo delle aree forestali”. E’ quanto chiede il senatore del Partito democratico, Bruno Astorre, in merito alle attività con codice codice Ateco 02.1 e 02.2, in un’interrogazione al ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, e al responsabile del dicastero delle Politiche agricole alimentari e forestali, Teresa Bellanova.
“La sospensione di queste attività – si legge nell’interrogazione – è foriera di
preoccupanti rischi di carattere ambientale, dalla prevenzione degli incendi, alla
mitigazione dei rischi idrogeologici, alla messa in sicurezza del territorio, tutte operazioni
strategiche per la sopravvivenza e la gestione dei territori e della montagna. La permanenza a terra nel bosco di materiale legnoso tagliato in fase di essiccazione – continua il senatore dem –
può aumentare il rischio di incendio nel periodo di allerta facendo venir meno le dovute
attività di prevenzione. C’è poi da considerare che il materiale legnoso viene utilizzato sia per il riscaldamento ad uso domestico sia per l’alimentazione dei forni per la cottura del pane, attività, queste, consentite dal richiamato Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri”. Con il ripristino delle attività, poi, i lavoratori non correrebbero rischi sanitari, dato che “le attività forestali sono svolte da maestranze che operano in un vasto ambiente aperto e largamente distanziate tra loro”.
Per tutti questi motivi, conclude l’interrogazione “si chiede ai ministri di inserire la silvicoltura e le altre attività forestali tra quelle consentite del decreto del 22 marzo 2020”.