“I diritti delle vittime” è il titolo del convegno che si è tenuto nella Sala Capitolare del Senato in vista del 25 novembre, giornata mondiale contro la violenza sulle donne, organizzato dalla senatrice del Pd Caterina Bini e dall’associazione “Senza Veli sulla Lingua”, che offre sostegno concreto, anche per la denuncia, a chi è stata fatta oggetto di soprusi. Nel corso dell’iniziativa, alla quale hanno partecipato la presidente e la vicepresidente dell’associazione “Senza Veli sulla Lingua” Ebla Ahmed e Patrizia Scotto di Santolo, l’avvocato Alessia Sorgato, l’avvocato Fhaima Sissy Ghali Armanus, la counselor Annalisa Cantù, la criminologa Roberta Bruzzone, l’attore Francesco Testi, Valeria Marini, il giornalista Simone Toscano, la dirigente del Coni Teresa Zompetti, Vittoria Doretti del Codice Rosa e a Gessica Notaro, la senatrice dem Caterina Bini ha presentato due disegni di legge a sua prima firma.
“Il contrasto alla violenza sulle donne – ha detto Bini – dovrebbe essere un tema trasversale, sul quale convenire anche tra forze politiche molto diverse, con il sostegno della società civile. Io ho presentato un disegno di legge per evitare che chi commette femminicidio possa accedere al rito abbreviato e quindi ottenere uno sconto di pena, perché credo che chi si macchia di un delitto così grave non possa incorrere in pene irrisorie. Il secondo disegno di legge prevede che ogni procura comunichi immediatamente al ministro dell’Interno la notizia di reato, per l’iscrizione in un registro unico che possa garantire il monitoraggio delle reiterazioni. Se uno stalker si trasferisce da Pistoia a Bologna e lì commette di nuovo stalking bisogna poter intervenire subito. Le pene sono importanti, ma ancora più rilevante è la prevenzione. L’impegno contro la violenza sulle donne deve riguardare donne e uomini, sempre”.


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