“Se fosse confermata la notizia della revoca dell’utilizzo del logo della presidenza del Consiglio al WCF di Verona la parte più libera e laica del Paese non potrebbe che sentirsi sollevata. Vedere accomunato il logo del governo su una locandina con tanti volti e nomi di persone note nel mondo per le loro politiche discriminatorie è un’offesa alla laicità dello Stato e alla nostra Costituzione. La mozione presentata in Senato, a mia prima firma, era dunque fondata, oltre che ampiamente condivisa, il patrocinio del governo avrebbe garantito alibi e coperture a tali posizioni retrograde. Se alcuni ministri si sentono vicini a tali posizioni oscurantiste e liberticide è giusto che se ne prendano la responsabilità e partecipino a titolo personale. Sono certa che questo giusto atto di palazzo Chigi contribuirà a svelenire il clima e a consentire uno svolgimento tranquillo delle contromanifestazioni già indette il 30 marzo a Verona”. Lo dichiara la senatrice del Pd, Monica Cirinnà.+


Ne Parlano