“L’approvazione, da parte del Consiglio dei Ministri, della riforma dell’ordinamento penitenziario è una bellissima notizia per i diritti in questo Paese: si inverte la rotta e si esce dalla visione emergenziale che in passato ha caratterizzato i provvedimenti svuota-carceri. Una riforma che segna un nuovo punto di equilibrio tra certezza della pena e riconoscimento della dignità delle detenute e dei detenuti, ai quali vengono garantiti percorsi di rieducazione adeguati, nel rispetto dell’art. 27 della Costituzione. Finalmente, senza pregiudicare la sicurezza dei cittadini, la legge mette al centro la persona del detenuto – “chiamato per nome”, come recita una delle nuove disposizioni – assicurando condizioni di detenzione adeguate alle diverse situazioni di vita, anche con riferimento specifico, per la prima volta nella storia del diritto italiano, ai detenuti LGBTI, grazie alla clausola generale di non discriminazione per orientamento sessuale e identità di genere. Un provvedimento in linea con il grande lavoro sui diritti fatto nel corso di questa legislatura che, finalmente, porta i diritti anche nelle carceri, unica e vera strada per assicurare legalità, sicurezza e rispetto degli individui ottenuto grazie all’impegno e alla passione di Andrea Orlando, del Governo Gentiloni e del Partito democratico”. Lo dichiara la senatrice del Pd Monica Cirinnà della commissione Giustizia.


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