“Oggi è la Giornata Mondiale del Rifugiato. Quest’anno non c’è spazio né per la retorica, né per l’indignazione: è tempo di agire concretamente affinché l’Italia torni ad essere un luogo davvero accogliente per chi fugge da guerre, persecuzioni, intollerabili condizioni di vita. È il tempo del coraggio e della responsabilità, anche per il Partito democratico. Per questo, sono a fianco di chi, nel Governo e in Parlamento, sta lottando per ottenere una radicale revisione dei decreti Salvini, perché con la sicurezza non hanno nulla a che fare, a partire dalla reintroduzione, nelle forme più ampie possibili, della protezione umanitaria e di politiche di accoglienza diffuse, degne di questo nome. Penso ai perseguitati per ragioni politiche, come Patrick Zaki, ancora ingiustamente detenuto in Egitto. E penso, oggi, a chi fugge dal proprio paese perché perseguitato a causa del proprio orientamento sessuale e della propria identità di genere, e alle donne che vogliono sottrarsi a condizioni di vita indegne. Per loro, oggi, non c’è più protezione in Italia: e questo non possiamo accettarlo. Il nostro paese ha una grande tradizione di accoglienza, dobbiamo onorarla”. Così in una nota la senatrice Monica Cirinnà, responsabile nazionale Diritti del Pd.
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