“Credo che l’esito delle elezioni comunali, non certo positivo per il Pd, sia dovuto ad un intreccio di fattori e che vada interpretato anche alla luce delle differenti situazioni locali. Altrimenti rischiamo di dire tutto e il contrario di tutto. Mi sembra però evidente che dalle vittorie a Cuneo e Padova ci sia molto da imparare, in termini di coesione e sostegno al candidato scelto dalla coalizione. Ora è partito il treno delle dichiarazioni contro il nostro segretario. Ma non si può sempre rimettere tutto in discussione: Renzi è stato votato da 2 milioni di persone, dobbiamo rispetto a loro e anche a noi stessi”. Lo dice la senatrice del Pd Nicoletta Favero.

“Dobbiamo ritrovare la coesione – prosegue Favero – e il senso della lealtà e della comunità. I litigi non piacciono ai nostri elettori, che si rifugiano nell’astensionismo. Cuneo e Padova sono due esempi da seguire: già al momento delle candidature il partito a livello locale ha dato prova di maturità e ciascuno ha rinunciato a qualcosa pur di concorrere alla vittoria finale. Questo atteggiamento è ciò di cui abbiamo bisogno”.

 


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