“La narrazione di propaganda del ministro dell’Interno si fonda sulla negazione di ciò che sta accadendo davvero nel Mediterraneo. Mentre Salvini dedica ogni energia a spiegare di aver fermato gli sbarchi e a combattere le Ong, gli scafisti e le organizzazioni criminali libiche, tunisine e italiane stanno portando sulle nostre spiagge centinaia di persone di cui solo una parte viene segnalata e identificata. Solo a giugno quasi mille persone sono sbarcate sulle spiagge dell’agrigentino, del trapanese e della Calabria. E l’hotspot di Lampedusa, realizzato per 96 persone, oggi ospita 250 persone di cui solo una cinquantina erano sulla Alex, gli altri sono arrivati con barchini e gommoni”. Lo scrive su Fb il senatore Franco Mirabelli, vicepresidente del gruppo del Pd e capogruppo dem in commissione Antimafia.
“Gli scafisti sono tornati ad operare con piccole imbarcazioni – prosegue Mirabelli – con cui, lo dicono le inchieste in corso, trasportano insieme ad esseri umani, sigarette, hascish e a volte armi. Stanno entrando in Italia persone che non vengono identificate, di cui non c’è più traccia e che spesso sono collegate a traffici illeciti. Il nemico non è chi salva le persone in mare, ma sono i criminali che guadagnano sulla disperazione e sulla pelle dei migranti. Servono politiche europee, corridoi umanitari, politiche di integrazione. Serve il contrario della propaganda”.


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