“Ritrattano su tutto perché sono acciecati dalla smania di ricercare consenso a buon mercato. Dal tema dell’immigrazione a quello dell’Europa passando per la questione dei vaccini, ed oggi anche sul testamento biologico, non si capisce mai quale sia la loro vera posizione. Il ddl approvato alla Camera sul fine vita, anche con il voto del M5S, è una conquista di civiltà che andrebbe valorizzata, una delle pagine più belle scritte da questo Parlamento. Per questo il Pd sosterrà il provvedimento anche al Senato, con convinzione. Invece interviene il grande capo sul suo blog, con un post farneticante in cui attacca i Radicali, per gettare discredito su quella approvazione, sperando nel prossimo incasso elettorale da parte di certi ambienti ecclesiastici. Non c’è affermazione più stupida e ipocrita di quel “siamo per la vita”, che non vuole dire nulla perché nessuno è per il suo contrario. Di Maio dice che loro tengono alla vita delle persone e non vogliono passare per quelli che si occupano della fine della vita delle persone: la gerarchia fra diritti e la loro contrapposizione, come si escludessero, è un’operazione di grande povertà morale e politica. Ma per loro conta solo qualche voto in più, da ottenere ad ogni costo, anche sacrificando la coerenza e l’interesse dei cittadini”. Lo affermano i senatori del Pd Camilla Fabbri, Salvatore Tomaselli, Rosaria Capacchione, Valeria Cardinali, Stefano Vaccari, Daniele Borioli.


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