L’episodio del finto corteo funebre a Cesena, per contrastare la cerimonia dell’unione di una coppia gay, è un oltraggio a una città profondamente democratica.
Su unioni civili ognuno è libero di avere opinioni diverse ma il rispetto dei diritti civili, che in un regime a cui loro si richiamano non sarebbe contemplato, è la base affinché una democrazia sia pienamente compiuta.
In uno Stato di diritto è inconcepibile che non si permetta di dare applicazione a una legge che permette di stringere un’unione che finora non era prevista.
Non può essere consentito che manifestazioni come quella inscenata da una dozzina di militanti di Forza Nuova, vestiti a lutto e dietro una bara coperta da una bandiera tricolore, vadano a contrastare una legge che è in vigore e una cerimonia più che legittima.
Queste lugubri e vergognose manifestazioni non possono e non devono essere ignorate perché sono una offesa non solo alle coppie che contraggono l’unione ma anche ai nostri principi democratici e quindi a tutta la comunità cesenate. Come legislatore sono orgogliosa di aver votato una legge di civiltà.
Episodi come quello di Cesena non vanno solo deplorati ma contrastati. Non si devono più ripetere. A tal fine ho sottoscritto l’interrogazione sull’argomento con i senatori Cirinnà e Lo
Giudice per chiedere al Ministro dell’Interno se la manifestazione era stata autorizzata e, in caso contrario, se saranno presi provvedimenti per quanto accaduto.


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